La prima caratteristica che determina l’efficacia di un aspiratore professionale è l’efficienza di aspirazione cioè la giusta combinazione di tre variabili: la potenza del motore, la portata d’aria e la depressione.
La potenza del motore è indicata in Watt e non è l’unica variabile che determina un’aspirazione ottimale, ma è necessario che la macchina sia stata progettata in maniera tale che la potenza erogata non si disperda in calore emanato ma aumenti la sua portata d’aspirazione.
La portata d’aria non è nient’altro che il volume d’aria che la macchina può aspirare, si esprime in litri e si calcola con il prodotto del diametro del tubo di aspirazione per la velocità media dell’aria.
E’ la Depressione che determina la forza aspirante che si indica di solito in mbar. Più si riduce il diametro del tubo di aspirazione, sempre minore sarà la portata e sempre maggiore sarà la velocità dell’aria e la forza grazie alla quale viene tirato via lo sporco dalle superficie in questione.
Gli aspiratori professionali di solito hanno la classica forma a bidone (o fusto). Il materiale migliore per il fusto è l’acciaio inox, che resiste meglio all’usura e risulta essere più rigido e stabile rispetto al polipropilene e alla plastica. Inoltre anche l’occhio vuole la sua parte e l’acciaio, essendo sinonimo di pulizia e lucentezza, si presta bene al lavoro in presenza di pubblico.
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